Il nome della città

                              di Letizia Tessicini  (12/1/2005)

Un’ Origine Misteriosa per un Misterioso Nome

 

La città di Orte ha origini antichissime ed il suo sito fu frequentato sin dal Paleolitico, come attestano ritrovamenti ora presso il Museo Pigorini di Roma, per poi essere abitato ininterrottamente dall'età etrusca fino ai giorni nostri. Per questo motivo le origini dei suoi primi abitanti, così come quelle del suo nome, si perdono nel tempo ed è molto difficile, quasi impossibile, tracciarne una storia; malgrado ciò tutti coloro che si occuparono della storia della città tentarono l'impresa, arrivando immancabilmente a conclusioni tra loro differenti.

Dei principali autori che si occuparono dell'etimologia del nome, il La Mazzola sosteneva che esso deve derivare da HORT, ovvero "Colle Sacro"; riferendosi al greco il Fontanini propone invece la derivazione da HORTHI "Luogo Elevato"; una spiegazione religiosa viene data da Corrado Ralli, che nella sua opera si riferisce alla dea HORTIA venerata dagli Etruschi come protettrice del destino umano.

Etimologia a parte pare che per tutta l'età Preromana la città dovette essere chiamata con l'appellativo di HORTHI, ed è così che Virgilio la chiama nell'Eneide, quando racconta della discesa delle "hortinae classes" in aiuto di Turno. Dopo la conquista romana prevalse invece la forma HORTA, che è attestata in numerose iscrizioni. E' stato fatto notare che Plinio il Vecchio utilizza nella sua opera la forma HORTANUM, ma pare assai più probabile, come sospetta il Paglialunga, che con questo termine l'autore volesse riferirsi all'intero territorio sotto il controllo di HORTA.

Nel Medioevo prevalse il nome HORTA: il Geografo Ravennate (600 d.C.) parla della città chiamandola HORTAS; Paolo Diacono (730-796 d.C.) HORTA; Anastasio il Bibliotecario (886 d.C.) anch'egli HORTAS.

Nel XIV secolo ebbe maggiore fortuna ebbe il titolo HORTHI, come attestato in Giovanni Villani (1280-1348) e Giovanni Boccaccio (1313-1375).

In età Rinascimentale si ebbero tutte e tre le forme: HORTANUM, HORTA e ORTI, così come si vede nella Galleria delle Carte Geografiche nei palazzi Vaticani.

Antonio Muratori nel Settecento scrisse ORTA negli "Annali d'Italia", mentre nell'Ottocento cominciò a prevalere il nome ORTE, che è rimasto fino a noi.

Altre due città, a parere del Paglialunga, hanno un nome di derivazione probabilmente simile al nostro: Orta, sul lago omonimo, in Piemonte (l'antica Hortus Conclusius) e Orta Nuova in Puglia (l'antica Herdonia).